Bilancio di Sostenibilità 2024

46 Bilancio di Sostenibilità 2024 L’inventario di emissioni di Scope 3 ha coperto il 100% dei beni utilizzati e dei prodotti venduti. Per le principali macrocategorie – acciaio, ceramica, carta e plastica – che complessivamente rappresentano il 95,75% del peso totale venduto, le emissioni sono state calcolate in modo accurato secondo un approccio basato sul ciclo di vita (LCA). Per i restanti prodotti, gli impatti ambientali sono stati stimati applicando una media ponderata delle emissioni derivanti dalle macrocategorie analizzate. Dall’analisi dei dati emerge che la categoria più impattante all’interno dello Scope 3 è la Categoria 11 – Uso dei prodotti venduti, a cui è attribuito il 92,68% delle emissioni complessive di CO2e. Il calcolo di questi impatti è stato condotto in conformità con la Product Category Rule (PCR) specifica per il settore Tableware and Kitchenware, che prevede l’inclusione della fase d’uso del prodotto, in particolare il lavaggio. Questa categoria risulta predominante a causa della lunga durata utile dei nostri prodotti, che comporta un numero elevato di cicli di lavaggio nel tempo. Proprio la durabilità, unita alla qualità, rappresenta un nostro valore fondamentale, in linea con il nostro impegno a fornire soluzioni sostenibili e di lunga durata ai nostri clienti. A supporto di queste considerazioni, si riportano alcuni dati significativi tratti dallo studio "A Guide to Household Manual and Machine Dishwashing Through a Life Cycle Perspective". Secondo quanto emerso, l’impatto ambientale del lavaggio manuale può essere ridotto fino al 71% se effettuato secondo le migliori pratiche: utilizzare una bacinella con acqua calda e sapone per il lavaggio, seguita da un risciacquo con acqua fredda. Questo metodo risulta persino più sostenibile del lavaggio in lavastoviglie, con un impatto inferiore del 18%, nonostante l’elevata efficienza energetica degli apparecchi di nuova generazione. Considerando l’elevato peso della Categoria 11, si è ritenuto opportuno rappresentare le nostre emissioni di Scope 3 anche attraverso un istogramma che escluda tale categoria, al fine di rendere più leggibili e comparabili i risultati delle restanti categorie emissive. L’esclusione della Categoria 11 dallo Scope 3 ha consentito una quantificazione più precisa delle emissioni associate alla nostra catena del valore, che ammontano a 7.519,37 tonnellate di CO2e. Inoltre, questo approccio ha reso possibile l’identificazione delle categorie di emissione più strategiche su cui concentrare gli sforzi di riduzione. Tra le categorie analizzate, la Categoria 1 (beni e servizi acquistati) e la Categoria 4 (trasporto e distribuzione a monte) risultano essere le più rilevanti in termini di impatto ambientale. Si tratta di ambiti su cui possiamo intervenire attivamente, sia attraverso leve contrattuali con i fornitori, sia mediante lo sviluppo di prodotti innovativi progettati per ridurre l’impronta ambientale. L’analisi dello Scope 3 ha inoltre permesso di approfondire la comprensione dell’impatto complessivo delle nostre attività sull’ambiente. I dati raccolti rafforzano il nostro impegno verso una produzione più sostenibile, che si concretizza, ad esempio, nella promozione della linea “XBake”, realizzata in acciaio a basse emissioni di CO2. A ciò si affianca l’attività di sensibilizzazione dei clienti sull’utilizzo consapevole dei nostri prodotti, attuata attraverso una campagna informativa sui nostri canali social LinkedIn, Facebook e Instagram.

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